SONDRIO centro storico (Sundri de ‘na volta)..

all seasons  –fotocommentate:https://photos.app.goo.gl/Wq1hFu57Gkxy6bKa7  –videotraccia:https://www.relive.cc/view/vevWBPNKpyq   – Dedicato alla mia città.  Questo vuole essere un riassunto di quello che si può vedere nella Sondrio vecchia (Sundri de ‘na volta), poi sta a TE decidere cosa vuoi visitare. Questo cammino inizia raccontando la “città murata” del 1300 che per difendersi costruì le mura di cinta i cui basamenti erano circondati dai Malleretti. Gli accessi possibili erano: Porta del Mallero a N-O, Porta di Cugnolo a S-O, Porta di Ponta de Prada a Est e Porta di Foppa a Nord.  Il cuore del borgo antico si sviluppava ai piedi del Castel Masegra e si suddivideva in zona signorile e nobile, e in zona abitata da contadini e artigiani che era concentrato a Nord in Scarpatetti e i suoi vicoli. Iniziamo questo giro partendo da Piazza Garibaldi che è,  anche nello stile, di origine asburgica contornata da palazzi  risalenti al 1800. Ora sono utilizzati come Grand Hotel della Posta,  Banca d’Italia, Teatro Sociale, poi c’è il Palazzo Lambertenghi (in uso alla Banca Popolare) e il Palazzo Martinengo (succursale comunale). Imboccando Corso Italia, si arriva in Piazza Campello dove si trova  la Chiesa parrocchiale edificata su un piccolo cimitero; è stata più volte modificata e ampliata. Sull’angolo della piazza c’è la torre campanaria del Ligari e il monumento alla Resistenza, sul lato Ovest si trova il Palazzo Pretorio. Questo edificio, che risale a oltre 5 secoli fa, fu sede del Governo grigionese, poi passò nelle mani Napoleoniche, successivamente subentrarono gli Asburghi e poi venne conquistato dai Savoia. All’inizio del novecento fu completamente ristrutturato, ora è sede del Municipio; qui nel 1954 fu installata la bellissima stüa che era di proprietà della famiglia Rigamonti. Passando tra campanile e chiesa si arriva all’Arcipretura dove nel 1618 i Grigioni prelevarono l’Arciprete Nicolò Rusca e, percorrendo a piedi l’attuale cammino “Sentiero Rusca”, lo trasferirono a Coira dove fu processato per il “Sacro Macello”. Fu la strage che i Cattolici fecero nei confronti dei Protestanti residenti in Valtellina; il Rusca, non ammettendo le colpe per cui lo processavano, venne torturato a morte. Quasi tutte le vie del centro storico prendevano il nome delle più importanti famiglie che risiedevano nei palazzi. Imboccata Via Parravicini si sbuca su Via Lavizzari da dove, svoltando a dx, si raggiunge Piazza Quadrivio. Da Piazza Quadrivio,  in direzione ponente, inizia il percorso denominato “Via dei Palazzi” (Via Lavizzari, Via Angelo Custode, Via Longoni e Via Romegialli) che termina in Piazzetta Carbonera. Lungo questo percorso, che era quello dell’antica Via Valeriana, si possono ammirare i più importanti palazzi storici: dei Romegialli, dei Rajna, dei Lavizzari, dei Marlianici, dei Longoni e dei Carbonera (qui c’è una bella scala elicolidale). Piazza Quadrivio è stata un importante crocevia, qui è presente Porta Ponta de Prada (era l’accesso da levante) e il Palazzo Sertoli dove c’è il bellissimo salone dei balli. Continuando in direzione Nord si percorre tutta Via Scarpatetti dove ci sono case molto modeste con ballatoi in legno; alcune sono già state ben restaurate altre attendono importanti e costose opere di recupero. Si incontrano sulla via anche 3 grosse cappelle; superata la prima di queste c’è  una lunga galleria risalente alla 2^ guerra mondiale adibita a rifugio antiaereo. Raggiunta la parte alta del rione, dove c’è il dismesso cotonificio FOSSATI che dall’inizio del ‘900 dava lavoro a moltissimi Valtellinesi, si erge su una rocca molto strategica il Castello Masegra che risale al periodo medievale.  E’ appartenuto ai Capitanei, ai Beccaria, per poi essere acquisito dai Salis Soglio. Oltre ad avere una parte utilizzata come dimora signorile era  anche una importante postazione militare. All’inizio del ‘900 divenne Distretto Militare dell’Esercito Italiano;  attualmente vi trova posto il Museo della Montagna e quello dei Minerali. Ripercorsa l’ultima parte della salita fino alla località Crap, sotto il castello, si scende lungo la bellissima scalinata “Salita Ligari” ai cui lati ci sono altre belle e antiche dimore. Questa lunga scalinata sbocca in Piazza Cavour che era la piazza principale dove si tenevano scambi commerciali; c’era pure la stazione di cambio dei cavalli delle carrozze che percorrevano la Via Valeriana congiungendo tutti i paesi situati sul versante orografico dx della Valtellina. Qui è presente una grande tettoia, ora ristrutturata,  che era utilizzata per il mercato; a lato della piazza c’era l’unico ponte che permetteva di superare il Torrente Mallero e andare verso Occidente. Dal Mallero partivano i “Malleretti” che percorrendo a raggiera tutta la campagna a Sud della città servivano per l’irrigazione regolamentata della stessa. Superato il ponte si entra nel borgo Cantone e si percorre Via Romegialli; era la parte più occidentale della Sondrio vecchia, dove sono presenti altri palazzi storici e poi si sbuca così in Piazzetta Carbonera. L’attuale ristorante presente in questa piazzetta è stato un vecchio convento; difianco c’è il Palazzo Rajna dove dimorò il filologo Pio Rajna che fu il più grande studioso della fonti dell’Orlando Furioso. Ora si conclude il giro superando il Ponte Matteotti che porta nella vicina Piazza Garibaldi. Altre belle cose da vedere sono la Villa Quadrio e il piccolo borgo di Fracaiolo. Percorso (T) di circa 3,5 chilometri  –gpx:https://urly.it/3z466    (un’ottima sistemazione in città: “La Casina” https://www.lacasinasondrio.it/ e “La Casetta di Sondrio”)

2 commenti su “SONDRIO centro storico (Sundri de ‘na volta)..”

  1. Bravissimo Giorgio! La tua guida, sintetica ma precisa, fa venire voglia di visitare Sondrio con la dovuta attenzione.

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