summer –foto:https://bit.ly/2DPoBVK –videotraccia:https://www.relive.cc/view/vKv2QgWeW4q – Questa escursione inizia al Passo Spluga (2115 m/slm) dove si prende il sentiero che sale verso O. Il percorso si sviluppa sulla dorsale che sta a cavallo del confine italo-svizzero; nella parte iniziale la traccia è ben evidente e marcata. Passati a fianco del Pizzo Tamborello si giunge ai Laghetti del Tamborello (2440 m/slm); da questo punto, mantenendosi sopra il laghetto più grande, non c’è più un vero e proprio sentiero e quindi bisogna seguire i tantissimi ometti di sasso. Ogni tanto si attraversano tratti innevati (però si riesce anche ad aggirarli) e il percorso si fa più ripido arrivando così all’anticima del Tambò dove è posizionata una minuscola croce. Gli ultimi 200 metri di dislivello sono ancora più ripidi su un terreno friabile e instabile ma si superano seguendo sempre tutti gli ometti. Arrivati ad una trentina di metri dalla cima occorre prestare molta attenzione perché bisogna superare dei passaggi senza spostarsi troppo a sx. Dal Pizzo Tambò (3279 m/slm), che sulla cima ha una vecchia e storta croce in metello, ci sono delle bellissime vedute sulla Svizzera, sui ghiacciai del Ferrè e su quello del Suretta, sui Laghi Azzurri dall’altra parte del Passo Spluga, sulla diga di Montespluga e sul Bivacco Val Loga (ex Cecchini). La discesa dalla cima, facendo attenzione a non far muovere i sassi, è meno insidiosa perchè si capisce molto bene quali sono i passaggi che vanno fatti. Il ritorno prosegue sullo stesso percorso della salita. Percorso (EE) di circa 11 chilometri – differenza altimetrica 1190 metri – no fontane – cartografia SETEmap – “bergheil” buonC@mmino gpx(setetrak):https://bit.ly/387diVQ –percorsointerattivo:https://www.relive.cc/view/vKv2QgWeW4q/explore