summer –foto:https://bit.ly/3buCBRA –videotraccia:https://www.relive.cc/view/vWqB3ydYpYv – Grazie a un grosso intervento di recupero fatto dal Parco Nazionale dello Stelvio è possibile vedere i ruderi del grande villaggio militare risalente alla 1^ Guerra Mondiale. Si trova in prossimità del confine con la Svizzera e la Provincia di Bolzano, sulla dorsale che sale al Monte Scorluzzo (3094 m/slm) tra la Vallata del Braulio e la Valle dei Vitelli. Il suo nome è Filon dei Mot, il centro del villaggio si trova a quota 2768 m/slm; ci sono anche altre fortificazioni che fanno parte di questa grande linea di difesa dagli attacchi austriaci. Parcheggiata l’auto in prossimità della 3^ Cantoniera della SS38 e dell’Oratorio di San Ranieri si raggiunge la strada militare sterrata che si trova appena sotto la strada a lato del Torrente Braulio. Con una serie di tornanti si risale la sponda orografica sx e a 2490 m/slm si incrocia la sterrata che si dirige verso Sud raggiungendo Piano di Scorluzzo (2530 m/slm) dove si trova un stallone e una prima struttura militare di forma circolare: era un punto di osservazione. Il sentiero prosegue verso S-E, a 2600 m/slm devia verso S-O raggiungendo i resti del grande complesso militare operativo e logistico ai ripari dai bombardamenti; era funzionante anche durante i freddi inverni. C’erano infermeria, dormitori, mensa, cucina, teleferica e un reticolo di camminamenti che collegavano tutte le postazioni. Qui ci si rende veramente conto quali sono state le bravure nel costruirlo e le fatiche nel realizzarlo. Il percorso continua salendo verso levante passando in prossimità di trincee che durante l’inverno si snodavano sotto la neve. L’ultimo tratto è messo in sicurezza con le catene permettendo di raggiungere la croce del Monte Scorluzzo; nelle vicinanze c’è un’altra croce dedicata ai caduti austriaci. Sul lato opposto della cima si trova il sentiero che scende al Passo delle Platigliole (2905 m/slm) e poi arriva al Passo dello Stelvio (2758 m/slm) dove è d’obbligo il classico panino con wurstel, crauti e senape. L’escursione continua in direzione Bormio e subito dopo i parcheggi si abbandona la strada iniziando a percorrere i prati del versante sx avendo come riferimento le paline segnavia bianco/rosso che indicano il Sentiero della Criosfera. A quota 2570 m/slm si intercetta il sentiero che parte dal tornante N.9 della SS38; da qui si sale al Laghetto Alto 2615 m/slm dove, poco sopra, si trovano le postazioni militari di “Le Rese Basse” (2620 m/slm). E’ presente un grande reticolo di gallerie dove erano posizionate le artiglierie che colpivano l’Esercito austriaco; appena sopra c’è un artistico monumento (Madonna della Neve). Da questa località parte la strada militare che scende a valle e che a 2490 m/slm si innesta al tratto fatto durante la prima parte dell’escursione raggiungendo così il punto di partenza dove c’è anche la casera dell’azienda agricola Pedrini che fa ottimi formaggi. Percorso (EE) di circa 19 chilometri – dislivello positivo 970 metri – no fontane – cartografia SETEmap – i racconti del Capitano Berni: https://bit.ly/3bEGnYH -“bergheil” buonC@mmino –gpx(setetrak):https://bit.ly/350UvcM –percorsointerattivo:https://www.relive.cc/view/vWqB3ydYpYv/explore